Apamea era un’antica città greca e romana che sorgeva lungo il corso del fiume Oronte. Considerata la sua importanza geografica, nell’antichità è stata più volte capitale.

Tra gli imponenti resti antichi, il sito comprende il Grande Colonnato, il Teatro Romano e un grande mosaico.

Alla scoperta di Apamea: storia della più antica città della Siria

Scopriamo insieme la storia della più antica città della Siria attraverso i principali periodi storici.

Dopo la conquista della regione da parte di Alessandro Magno, dal 300 a.C. circa Pella (antico nome di Apamea per un breve periodo) ricevette un nuovo status di polis. Fu fortificata e fondata come città da Seleuco che la chiamò Apamea, in onore della moglie.

La città si trovava in un crocevia strategico per il commercio orientale e divenne una delle quattro città più importanti della Siria.

Nel 64 a.C. Pompeo rase al suolo la fortezza di Apamea quando la città fu annessa alla Repubblica Romana. Gran parte di Apamea fu poi distrutta nel terremoto del 115 d.C., ma fu successivamente ricostruita.

In seguito alla conquista musulmana nel 638, la più antica città della Siria fu parzialmente ricostruita e conosciuta in arabo come “Afamiya”. Fu successivamente distrutta da una serie di terremoti a partire dal 1150.

Alla scoperta di Apamea: quello che resta oggi

Ancora oggi è possibile ammirare alcuni resti dell’acropoli, anche se comunque, in seguito alla guerra civile in Siria, la città antica è stata saccheggiata da cacciatori di tesori. Nel 2017, l’Al-Masdar News ha pubblicato alcune fotografie satellitari che hanno rilevato buche scavate da questi cacciatori di tesori che erano alla ricerca di antichi manufatti.

Grande colonnato

Una delle attrazioni che possiamo visionare è il Grande Colonnato. Fu ricostruito dopo che l’originale che risaliva all’Impero Seleucide, fu devastato insieme al resto di Apamea nel terremoto del 115 d.C. La ricostruzione iniziò immediatamente e nel corso del II secolo la città fu completamente ricostruita.

Il colonnato attraversava il centro della città e attorno ad esso erano raggruppati diversi edifici importanti, tra cui i bagni, il ninfeo, l’agorà, il Tempio di Tyche e una basilica.

Sotto l’imperatore bizantino Giustiniano I, furono restaurate diverse parti del colonnato.

Una sezione ricostruita del colonnato è visibile nel Museo del Cinquantenario di Bruxelles.

Teatro romano

Originariamente costruito come teatro in stile ellenistico all’inizio dell’Impero seleucide, il teatro fu ampliato e ristrutturato all’inizio del periodo romano: il palco principale e gli ingressi furono riorganizzati in un modo più tipico romano.

Questo teatro è uno dei più grandi dell’Impero Romano, meglio conservati.

Grande mosaico di caccia

Questo mosaico, ora conservato a Bruxelles, presso il Museo del Cinquantenario, è stato scoperto nel 1935. La sua superficie è di 120 m².

Il grande mosaico risale al 415–420 d.C. ed è considerato come uno dei più prestigiosi al mondo. Può essere paragonato, per la tecnica scelta, al Palazzo degli imperatori bizantini a Costantinopoli.